sabato 14 luglio 2007

IL VALORE DELL'AMICIZIA

Un noto proverbio dice: chi trova un amico, trova un tesoro. In queste poche parole, dettate dalla saggezza popolare, possiamo trovare una grande verità. L'amicizia, infatti, quando è vera e disinteressata, si può considerare un tesoro dal valore inestimabile. Un dono prezioso, straordinario, che può cambiare la nostra vita. Nel corso della storia i più grandi filosofi, scrittori e poeti hanno dedicato pensieri bellissimi a questo sentimento. Cicerone disse: “Togliere l'amicizia dalla vita è come togliere il sole dal mondo”. Mentre Aristotele, interrogato su che cosa fosse un amico, rispose: “Un'anima sola che abita in due corpi”. Eppure, ancora oggi, c'è qualcuno che si ostina a non comprendere fino in fondo il grande valore dell'amicizia. C'è chi la considera, a torto, un sentimento “inferiore” rispetto a quello dell'amore.A volte ci capita di sentire: “E' meglio che restiamo soltanto amici”. “Soltanto” amici. “Soltanto” come un amico. In questa terribile parolina, “soltanto”, si nasconde un grande inganno. Quel “soltanto” ci fa credere che l'amicizia sia, in un certo senso, un sentimento “al di sotto” dell'amore.Un valore meno importante. Ma l'amicizia non deve assolutamente considerarsi inferiore all'amore. Tutt'altro. Una vera amicizia, basata sulla stima reciproca, ha un valore infinitamente più grande di un amore superficiale, apparentemente travolgente, ma che si regge soltanto sull'attrazione fisica e sulle banali passioni. Due persone che si amano, prima ancora di amarsi, dovrebbero essere dei grandi amici e stimarsi in modo profondo. Dovrebbero comprendersi ed accettarsi anche per i propri piccoli difetti. Dovrebbero, insomma, amarsi in modo vero e disinteressato. Proprio come degli amici. E non solo perché si sentono attratti fisicamente. Questa riflessione può aiutarci a capire l'immenso valore dell'amicizia, in un mondo materialista come quello di oggi. Non è l'amicizia ad avere qualcosa in meno rispetto all'amore. E' l'amore, invece, ad essere profondamente incompleto, se non si basa su un'autentica amicizia. Perciò, impariamo a comprendere il valore di questo straordinario tesoro. Guardiamoci intorno e scopriamo che il mondo è pieno d'amici da incontrare e da amare. Ovviamente, anche l'amicizia richiede sforzo ed impegno. “Tutti vogliono avere un amico, ma nessuno si preoccupa di esserlo”. Tutti noi ci preoccupiamo di cercare qualcuno che possa aiutarci e confortarci nei momenti di difficoltà. Ma poi, quando bisogna dare una mano al prossimo, non sempre siamo pronti. A volte ci abbandoniamo alla pigrizia e non vogliamo sforzarci. Un altro errore comune è quello di cercare soltanto amicizie interessate, che possano fruttare qualcosa. Ciò è, certamente, comprensibile ed umano. Ma l'amicizia non può essere soltanto questo. Deve saper andare oltre. Non può fermarsi soltanto ad un “dare per ottenere”. Altrimenti diventa uno squallido commercio di sentimenti ed emozioni. La vera amicizia è quella che ha la costanza di resistere attraverso qualunque difficoltà. Lo scrittore americano Ambrose Gwinnet Bierce, con un pizzico di pessimismo, diceva: “L'amicizia è una nave abbastanza grande per portare due persone quando si naviga in buone acque, ma sufficiente per una sola quando le acque si fanno cattive”. Noi, naturalmente, non dobbiamo comportarci in questo modo. Non dobbiamo frequentare le persone soltanto quando tutto va bene. Ma anche, e soprattutto, quando le cose cominciano ad andare male. La nostra amicizia deve saper essere una nave grande, forte, robusta ed accogliente, capace di resistere a qualunque bufera. Infine, dopo aver considerato gli aspetti più “terreni” dell'amicizia, non possiamo dimenticare un suo risvolto più spirituale. Gesù è un nostro grande amico. E' bello accorgersi della sua presenza nella nostra vita, soprattutto nei momenti di difficoltà. Quando navighiamo in cattive acque, gli amici “terreni” possono allontanarsi. Ma Gesù non ci abbandona mai. La sua venuta in mezzo a noi, duemila anni fa, si può considerare il più grande gesto d'amicizia di tutti i tempi. E' un Dio che si è fatto uomo, proprio come noi. Un Dio che ha sofferto come tutti noi. Un Dio che ha dovuto affrontare i piccoli e grandi problemi della vita. Come ognuno di noi.Dio è riuscito ad essere uguale all'uomo, in tutto e per tutto. . Gesù è un Dio che è venuto in mezzo a noi, per diventare il nostro più grande amico. Tutti noi possiamo ritrovarci e rispecchiarci in Lui. Anche per i nostri fallimenti quotidiani, che ci fanno sentire così piccoli, miseri, incapaci. Gesù, in fondo, è una specie di fallito. Quando lo immaginiamo lì, inchiodato su una croce, deriso dai soldati romani ed abbandonato dai suoi seguaci, che cosa possiamo pensare? Che è un fallito. Quell'uomo crocifisso, in fondo, potrebbe sembrare l'immagine perfetta di un insuccesso. Ma è proprio da quell'apparente insuccesso che è cominciata la salvezza dell'umanità. Quel “fallito” sulla croce, a poco poco, ha cambiato il mondo con un semplice messaggio d'amore. L'Impero Romano che lo aveva deriso e condannato non esiste più. Il Vangelo, invece, accompagna milioni di persone e supera ogni confine. Tutto questo dovrebbe farci riflettere sul nostro modo di prendere la vita. Dovrebbe spingerci ad accettare anche i nostri fallimenti. A non drammatizzarli troppo. In fondo, accanto a noi, c'è sempre Gesù. Un fallito di successo, che ci ha regalato un amore sincero, disinteressato, gratuito. Nel Vangelo è scritto: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”. Gesù ha dato la vita per noi ed ha sofferto sulla croce per annunciarci un messaggio di salvezza. Non a caso, il Vangelo si conclude con delle parole bellissime: “Io sono con voi ogni giorno, fino alla fine del mondo”. Sono il segno di una grande, infinita, eterna amicizia.
Articolo scritto dall'utente desert_roses
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2 commenti:

markusweb ha detto...

Complimenti davvero un bellissimo articolo!
Grazie... merita davvero di essere letto tutto.

Anonimo ha detto...

ero di passaggio è ho letto l'articolo, che ritengo anche io molto importante. personalmente do molto valore all'amicizia e non lo dico per compiacere questo articolo, no assolutamente. alle volte bisogna sapere ascoltare e chi lo fa con umiltà capisce che tutti sono importante, ma soprattutto indispensabili... una sola anima in due corpi, Aristotele ne ha percepito il senso, ma tutti non devono vergognarsi di dare. io ho dato e non ho mai preteso di volere qualcosa.e chi mi conosce lo sa, per questo mi circondo solo di vere amicizie, anche maschili. tutto è rispetto per esserlo in primis di se stessi.l'amicizia è la più alta forma d'amore.avrei tanto da dire, ma risulterei prolessa. Ciao a tutti